Missiano è una villa posta lungo la strada che da Panicale scende in direzione del castello di Piegaro, cresciuta nei pressi di un trivio dove sorge la chiesa di San Pietro.
Se ne hanno notizie dal 1341, quando Missiano apparteneva al castello di Piegaro. La chiesa di San Pietro è stata ricostruita nel 1853 in forme neoclassiche e conserva all’altare maggiore una tela del XVII secolo di un seguace di Pietro da Cortona, con la Consegna delle chiavi a san Pietro.
Accanto alla Chiesa vi è il Teatrino recentemente restaurato e funzionante, che accoglie spettacoli e incontri culturali.
A breve distanza dall’abitato, nei pressi dell’odierno cimitero, è la chiesa Sant’Urbano. Era questa in origine una maestà viaria, che cominciò ad essere invocata come immagine profilattica anti peste.
Sopra l’edicola fu costruita una cappelletta intitolata alla Madonna delle Grazie, che fu nuovamente decorata da un attardato imitatore di Pietro Perugino ad verso la metà del XVI secolo, con l’immagine di una Madonna della Misericordia che protegge dalle frecce scagliate dal Padre eterno un gruppo di fedeli raccolti sotto il mantello aperto. Nell’imbotte della nicchia è dipinta una Santa Caterina d’Alessandria. Sulla parete esterna sono dipinte quattro figure ex voto: a sinistra una Madonna col Bambino e una Santa Maria Maddalena (1538?), a destra un San Sebastiano e una Madonna col Bambino. Ad un altare laterale è visibile un Santo Urbano, sotto il quale si legge la data 1566.
Papa Urbano I fu venerato in Italia come santo patrono dei vignaioli, per la confusione con il santo vescovo di Langres al quale era attribuita la virtù di saper dominare gli elementi naturali, far piovere o far smettere di piovere. È questo il miracolo raffigurato a Missiano, dove si vede un pontefice in abiti pontificali e con in capo il triregno che benedice una nuvola dalla quale scende la pioggia. Ancora oggi la chiesa di Sant’Urbano è circondata da campi coltivati a vigneto.