Punto di osservazione magnifico, che lascia agli occhi un panorama sulla valle del Nestore, sui colli e sul lembo di Lago dietro il borgo di Panicale e il Castello di Montalera.
Dal 1870 è diventata Chiesa sepolcrale-cimiteriale, mentre nel trecento era Chiesa dedicata alla Santa Croce, riadattata a Chiesa conventuale a partire dal 1535 dai Frati Cappuccini, che vi addossarono sul lato sud il loro convento, andato purtroppo perduto negli anni 70 del ‘900. La Chiesa fu demolita e ricostruita integralmente durante il XVII secolo, al tempo cioè del noto P. Silvestro Pepi, autore dell’Atlante Cappuccino del 1632 (mappatura di conventi italiani ed esteri appartenenti all’Ordine – 45 province, 1304 conventi – ricca di tavole decorate con finezza ed arte).
Scelto, non a caso, come luogo di meditazione e preghiera, la Chiesa di Santa Croce è tornata a vivere dopo decenni di abbandono, grazie ad un importante intervento di consolidamento e restauro, concluso ad aprile 2009. Dal 2007 a marzo 2009 si sviluppa il minuzioso lavoro di recupero che vede l’utilizzo di tecniche non invasive, quali le fasciature con fibre di carbonio e barre in aramide, riducendo al minimo l’uso del cemento armato.
Il campanile trecentesco in pietra serena ha una nuova campana donata dalla coppia belga Francoise De Visscher e Xavier Leurqin, intonata sulla nota La e intitolata al Dialogo, quale mezzo di vicinanza e pace tra i popoli della Terra