In posizione dominante sulle colline tra il lago Trasimeno e la valle del Nestore. Oggi è una residenza di campagna che gode di uno stupendo panorama.
Castello di vetta, in posizione dominante sul sistema collinare che separa la conca del Trasimeno dalla valle del fiume Nestore, dove passava il confine tra i Longobardi di Chiusi e i Bizantini di Perugia.
Poco prima del 1136 il castello e la corte di Montali furono acquistate dal vescovo di Perugia Rodolfo. Con l’ingresso nell’area d’influenza del comune di Perugia, nella giurisdizione amministrativa del rione di porta Santa Susanna, Montali crebbe d’importanza arrivando a contare fino a circa 300 abitanti nel censimento del 1282. Sullo scorcio del XV secolo Montali diventò un importante baluardo per fermare l’azione dei ribelli scacciati da Perugia; in più riprese ne furono riparate le mura e si costruirono nuovi torrioni. La decadenza di Montali cominciò con la guerra di Castro del 1643, nel corso della quale il castello fu seriamente danneggiato.
Oggi Montali è una tranquilla residenza di campagna frequentata da una comunità di forestieri, che conserva dell’antico castello i ruderi della cinta muraria e un torrione circolare e dalla quale si apre uno stupefacente panorama che guarda in direzione della Toscana e dell’Umbria.
A breve distanza dal castello sono i ruderi del monastero benedettino di San Vito, dipendente un tempo dall’abbazia di San Pietro di Perugia.