In paese lo chiamano “il palazzo delle monache”, per via delle suore che a lungo hanno vissuto e lavorato dedicandosi alla gente del luogo.
È appena sotto la Porta Perugina, in pieno centro storico, a guardare verso il borgo, testimonianza della sua lunga storia e tradizione culturale. Anche per questo nel 2006 è stato inserito dal Ministero per le Attività e i Beni Culturali come “bene di interesse culturale”; molte sono le particolarità architettoniche dell’immobile, fra cui la presenza di un chiostro interno e di un ampio giardino annesso delimitato da mura, uno dei rari spazi verdi del Centro Storico.
Le prime notizie certe dell’immobile risalgono al catasto gregoriano, dove l’edificio appare nella sua conformazione attuale. All’inizio del secolo, e precisamente nel 1903 il palazzo viene venduto alla famiglia del marchese Misciattelli. Cinque anni più tardi, il 17 maggio 1908, vi si inaugura il Circolo di Santa Cecilia, che per molti decenni costituirà il centro di aggregazione culturale di Paciano. Fin dai primi del Novecento sarà la sede di tante attività rivolte ai ragazzi e alle ragazze del paese: qui si coltiverà l’amore per la musica, verranno a cantare i membri della Corale, verrà a provare la Banda musicale.
Ma a inizio secolo nel Palazzo trova casa un’altra grande arte: il teatro! Con il prezioso contributo artistico del pittore Guglielmo Ascanio si realizza il cosiddetto “teatrino”. La prima rappresentazione è datata 17 maggio 1933; resterà in attività fino all’alba del nuovo millennio. Poi, l’abbandono graduale dell’edificio e il crollo strutturale del tetto proprio sulle scene lo hanno totalmente distrutto.
Dal 2013 il Palazzo, oggetto di una importante ristrutturazione da parte di una famiglia pacianese, con progetto approvato da Comune e Regione Umbria con la supervisione della Sovrintendenza ai Beni Culturali, sta ritornando in vita.
Attualmente la struttura è già in funzione al pianoterra con un negozio di prodotti tipici del territorio e della tradizione, con annessi servizi turistici.
Nella primavera 2018 la ristrutturazione sarà completata con l’apertura di una struttura ricettiva per quegli ospiti che sceglieranno di vivere il borgo, sentendosi sempre…a teatro.